L’amica insolito: abbandonare di la l’idea del ‘romanzo rosa’
In quale momento ha capito perche venivo dalle zone de L’amica brillante, la sua prima istanza e stata: «Tu cosicche sei di li, puoi dirmi dato che la ressa ama Elena Ferrante?». Per quel questione il adatto viso si e largo, rilassato. E situazione che nell’eventualita che il conveniente tenerezza verso l’autrice potesse alla fine schiudersi. E mi ha motto: «Sai, siccome sono di Glasgow, so adeguatamente giacche pericolo c’e mentre luoghi difficili appena i nostri vengono scritti, anche da chi non li conosce. Ragione succede affinche dopo, chi nei luoghi ci vive veramente, finisce in esecrare quell’autore durante averli maltrattati e tu non puoi comporre vacuita attraverso difenderli».
Il suo preoccupazione mi ha colpita dunque assai giacche non ho avuto il audacia di dirle quanto il successo di Elena Ferrante tanto a volte fin esagerato ingombrante attraverso Napoli. Un ammasso di passioni gentrificanti in quanto si traducono in forza turistica, rallentata abbandonato fugacemente dalla pandemia, ancora in quanto nell’interesse di capire trame complesse. Le ho motto perche Napoli non e la sua distretto, affinche conosco soddisfacentemente, pero condivide per mezzo di essa il direzione evasivo delle cose, perche contrasta con quella smania di dipingere e raffreddare il Sud sopra una raffigurazione affinche proviene di continuo dall’esterno. Un’altra quesito cosicche la giovane mi ha fatto e se la raggruppamento mi piaccia quanto il volume. Qua e con l’aggiunta di intricato: per me non piace la verso narrante, ad caso, trovo cosi forzata verso una punta totalmente diversa, eppure la sequela ha quasi certi eventualita con piu di consegnare alla apertura alcuni temi fondanti della tetralogia in quanto, intrappolata nella reputazione di invenzione cerchia, continuano verso passare sottotraccia, di sicuro con Italia.
Che importa chi e Elena Ferrante?
Dall’uscita della raggruppamento tv L’amica geniale, mastodontica allevamento italo-statunitense insieme la direzione artistica di Saverio Costanzo, Alice Rohrwacher e Daniele Luchetti, le polemiche sull’identita di Elena Ferrante si sono un po’ calmate. Di congetture se ne sono fatte molte, finanche inchieste, verso volte accompagnate da un inspiegabile rancore. Un’idea abbastanza comune e cosicche l’anonimato possa sminuire sopra alcuni prassi il coscienza di attendibilita di un’opera di finzione. Appresso se un’autrice e anonima, in quel momento l’opera non vale inezia e chi non si preoccupa di quell’anonimato e una uomo perche crede per complesso. Nella storia delle varie congetture cosicche si sono diffuse negli anni, la ancora affascinante e di affidabile quella perche dice: Elena Ferrante e un uomo. E qualora Elena Ferrante fosse un umanita, insieme diventerebbe una falsificazione bella e buona. Individualmente, non credenza giacche Ferrante cosi un uomo, tuttavia la autenticita e affinche non mi e in nessun caso attirato ancora di molto. Attraverso me e prestigioso cosicche la uomo che ha annotazione L’amica insolito cosi trionfo per collocare verso esaltazione l’identita di alcune donne del mezzogiorno Italia – affare che comprende addirittura tutte le loro sfocature oppure, a causa di dirla unitamente Ferrante, le “smarginature” – e di dividere e ricomporre i contesti con cui le protagoniste nascono e crescono insieme un’accuratezza – l’universalita di dettagli sopra cui e fattibile identificarsi – cosicche non ha eguali. E non mi parrebbe ciascuno infamia, ma una vittoria, di nuovo dato che, per riportare, per comporre fosse stata una soggetto proveniente da altre geografie, fisiche e mentali.
Temo, tuttavia, in quanto le ragioni durante cui si dica che Elena Ferrante sia un compagno abbiano tutt’altre prospettive, maniera l’idea giacche una domestica tanto inidoneo di tali altezze letterarie. E questa e sopra fondo la prova di che non siano molti i privilegi dell’essere un’autrice. Ad dimostrazione, appunto la sforzo di non muoversi emarginare alla serie di romanzetti insieme, alla che tipo di non si concede per niente nessuna dignita. Qualora Elena Ferrante fosse un adulto, dato che anche di nuovo i protagonisti dei suoi romanzi fossero uomini, nell’eventualita che le loro storie si dipanassero sopra decenni cruciali durante l’Italia, dal Dopoguerra agli anni Settanta, attraversando il successo modesto, le lotte operaie, quelle femministe, il faccenda, lo speculazione, la insurrezione dei costumi, se incluso quegli cosicche e fatto a Lila e Lenu nello spazio di i quattro libri fosse trasferibile nella storia di coppia amici, dato che tutto corrente fosse competente per una produzione cinematografica internazionale, presumibilmente parleremmo di una potentissima saga working class. Tuttavia non e cosi. Ne L’amica intelligente, sono diversi i temi cosicche faticano verso imporsi, non abbandonato colui della insieme, sebbene la distribuzione su larga scalea. E trovo non solo quantita piu comodo sbraitare di codesto: in chi scrive, la tetralogia e una delle descrizioni letterarie popolari con l’aggiunta di efficaci delle intersezioni con ambiente, gamma e questione del sud in Italia.